Dominic Cummings, tra Marvel memes e livore, Sasha Johnson e il razzismo nel Regno Unito un anno dopo l' omicidio di George Floyd
Dominic Cummings demolisce il governo Johnson, in particolare il Primo Ministro e Matt Hancock sulla loro risposta alla pandemia, mentre si auspica il meglio per l' attivista Sasha Johnson.
Dominic Cummings, l’ ex consigliere speciale di Boris Johnson caduto in disgrazia e allontanato da Downing Street lo scorso anno ha testimoniato di fronte a un variegato gruppo di parlamentari, tra cui Jeremy Hunt, Membro del Parlamento per il Surrey Sud-Occidentale ( nonchè ex Ministro della Salute e avversario di Boris Johnson nella corsa alla leadership del parito Conservatore) e Dawn Butler, esponente del Parlamento per Brent Central (Nord-Ovest di Londra) ed ex Ministra per le Donne e l’ Uguaglianza del Governo Ombra di Jeremy Corbyn.
La testimonianza di Cummings sulla risposta del Governo Johnson alla pandemia si è sviluppata nel corso di sette ore, sfociando anche nel mondo dei memes, nel momento in cui l’ ex Gran visir del Primo Ministro ha spiegato, in una atmosfera di una certa surrealtà, il famoso meme dell’ Uomo Ragno, ispirato da una scena post credits di Spider Man: Into the Spiderverse.
Mark Millar, celebre autore di fumetti scozzese ( The Ultimates, Ultimate X-Men, Marvel Civil War, Superman: Red Son, Jupiter’s Legacy, Kick-Ass, Kingsman, Wanted) ha per l’ appunto retweetato un tweet dell’ autore comico James Felton con un testo efficace.
Se vogliamo andare oltre la surrealtà di discussioni sui memes di fronte a una commissione focalizzata su oltre 130,000 morti, come sottolinea Felton, la testimonianza di Cummings presenta un quadro davvero inquietante per quanto riguarda la risposta governativa alla pandemia nel 2020, tra confusione, ritardi, distrazioni e inversioni a U, aspetti dei quali abbiamo parlato profusamente nel nostro podcast.
I due nomi nell’ occhio del ciclone della testimonianza in questione sono stati chiaramente quelli di Johnson stesso e del Ministro della Salute Matt Hancock.
Non bisogna tuttavia dimenticare il fatto che l’ ex consigliere è mosso da un forte senso di rivalsa contro il suo ex datore di lavoro e il governo stesso, motivo per il quale non può essere visto come un testimone neutrale, disinteressato o mosso da un impeto di senso civico (ci ricordiamo tutti il suo viaggio a Durham in piena quarantena e la modalità con la quale si era difeso davanti al gotha del mainstream media britannico). Tuttavia, ci troviamo di fronte all’ ex braccio destro di Boris Johnson e questo va ricordato.
Come indicato in precedenza, l’ approccio del governo Johnson nel 2020 è stato caratterizzato da inversioni a u costanti, ritardi nell’ inizio della quarantena e una tendenziale riluttanza per un significativo periodo di tempo. Del resto, Johnson stesso aveva detto che avrebbe continuato a stringere mani, a dispetto del parere del Sage, il gruppo di consiglieri scientifici del governo nelle situazioni di crisi.
Cummings ha ad esempio sostenuto la veridicità della scandalosa frase, dopo la seconda quarantena attribuita al Primo Ministro “No more fucking lockdowns, let the bodies pile high in their thousands” ovvero “Niente più fottute quarantene, che i corpi si accumulino alti a migliaia”. Inoltre, l’ ex consigliere ha sottolineato l’ inadeguatezza di Boris Johnson nel suo ruolo di Primo Ministro, ha sostenuto che Hancock ha mentito ripetutamente e sopratutto che decine di migliaia di persone sono morte a causa della risposta inadeguata del governo alla pandemia.
Mentre Hancock ha negato la veridicità della testimonianza di Cummings, il suo ruolo di Ministro della Salute torna a sembrare significativamente precario in questa fase. I prossimi sviluppi andranno seguiti con grande attenzione e le domande che sorgono sono numerose.
Quanta veridicità vi è nelle parole di Cummings? L’ opinione pubblica potrà fare “spallucce” di fronte a rivelazioni di questo tipo, mentre la campagna vaccinale avanza impetuosa? Il governo di Boris Johnson sopravviverà senza “feriti” a tutto questo? Questo tweet di Ian Dunt, direttore di Politics.co.uk riassume efficientemente la surrealtà della testimonianza di Cummings.
#PrayforSashaJohnson e il razzismo nel Regno Unito un anno dopo l’ omicidio di George Floyd
Sasha Johnson ha 27 anni, è una attivista di Black Lives Matter nel Regno Unito ed esponente del comitato esecutivo per la leadership del movimento politico Taking the Initiative Party.
Johnson è stata ferita da un colpo di pistola alla testa alle tre del mattino di Domenica 23 Maggio, a Peckham, nel Sud di Londra, mentre l’ attivista si trovava a una festa.
L’ intervento chirurgico ha avuto successo, ma le condizioni di Johnson restano critiche.
La polizia ha negato finora che Johnson sia stata il bersaglio di un crimine d’ odio e sono stati arrestati cinque uomini al momento, in connessione con l’ attacco.
La prominenza di Sasha Johnson nel movimento aveva fatto inizialmente pensare a un crimine d’ odio e numerosi trolls, suprematisti bianchi e simpatizzanti tali avevano inneggiato all’ attacco sui social. Il partito di Johnson ha poi sottolineato il fatto che l’ attivista aveva ricevuto numerose minacce di morte. Continueremo a seguire gli sviluppi su questo fronte.
L’ anniversario dell’ omicidio di George Floyd il 25 Maggio ha avuto un eco anche nel Regno Unito, come si è visto dalle proteste di Black Lives Matter nel paese.
Le risposte del rapporto Sewell sull’ assenza del razzismo sistemico e istituzionale ( come scritto da David Olusoga sul Guardian, è importante ricordare che la Commissione in questione era diversa nella sua composizione, ma non nella visione) sono state contraddette da un nuovo rapporto, commissionato dall’ agenzia del lavoro Robert Walters.
Secondo il rapporto, il 42% dei professionisti neri non riesce a ottenere aumenti salariali a seguito di negoziazioni con i datori di lavoro, una percentuale che incrementa fino al 63% quando parliamo invece di professioniste nere.
Sul fronte della brutalità poliziesca è stato poi rivelato, al tribunale di Birmingham che Dalian Atkinson, ex giocatore dell’ Aston Villa è morto dopo esser stato colpito dalla polizia con un taser per trentatrè secondi. Inoltre, Atkinson è stato poi colpito dalla polizia con due calci alla testa prima della sua morte. Atkinson morì nell’ Agosto del 2016. Il processo a due agenti della polizia dell’ area di West Mercia per la morte di Atkinson continua, dopo una inchiesta durata tre anni.
Nel Regno Unito, l’ omicidio di Stephen Lawrence, studente diciottenne nel 1993 in un attacco razzista e la risposta della polizia di Londra, portò all’ individuazione e stigmatizzazione del razzismo istituzionale nelle fila delle forze dell’ ordine nel Regno Unito. Stuart Lawrence, fratello di Stephen ha analizzato per Sky News l’ impatto dell’ omicidio di George Floyd nel Regno Unito, anche stabilendo connessioni con la sua esperienza familiare, coinvolgendo voci come la parlamentare Diane Abbott, la prima parlamentare nera nella storia del Paese e il sindaco di Bristol, Marvin Rees.
Per questa settimana è tutto, ci risentiamo nel fine settimana con il nostro podcast per una puntata speciale sulla Palestina e la settimana prossima con una nuova puntata sugli eventi britannici.
La newsletter ritorna tra due settimane. Buona lettura e buon fine settimana.